Cavalli: La Calisto, Act 1: "Ninfa bella" (Il Satirino, Linfea) - Philippe Jaroussky, Marie-Nicole Lemieux, Франческо Кавалли
С переводом

Cavalli: La Calisto, Act 1: "Ninfa bella" (Il Satirino, Linfea) - Philippe Jaroussky, Marie-Nicole Lemieux, Франческо Кавалли

  • Альбом: Ombra mai fu - Francesco Cavalli Opera Arias

  • Erscheinungsjahr: 2019
  • Dauer: 4:15

Nachfolgend der Liedtext Cavalli: La Calisto, Act 1: "Ninfa bella" (Il Satirino, Linfea) Interpret: Philippe Jaroussky, Marie-Nicole Lemieux, Франческо Кавалли mit Übersetzung

Liedtext " Cavalli: La Calisto, Act 1: "Ninfa bella" (Il Satirino, Linfea) "

Originaltext mit Übersetzung

Cavalli: La Calisto, Act 1: "Ninfa bella" (Il Satirino, Linfea)

Philippe Jaroussky, Marie-Nicole Lemieux, Франческо Кавалли

Оригинальный текст

Il satirino

Ninfa bella, che mormora

di marito il tuo genio?

S’il mio sembiante aggradati

in grembo, in braccio pigliami,

tutto, tutto mi t’offerò.

Linfea

Sì ruvido consorte

ch’avessi in letto mai, tolga la sorte.

Il satirino

Molle come lanugine,

e non pungenti setole

son questi peli teneri,

che da membri mi spuntano:

ne pur anco m’adombrano

il mento lane morbide,

ma su le guance candide

i ligustri mi ridono,

e sopra lor s’innestano

rose vive, e germogliano.

Questa mia bocca, gravida

di favi soavissimi,

ti porgerà dal nettare.

Linfea

Selvaggetto lascivo

ti vedo quel, che sei,

senza, che t’abbellisci, e ti descrivi,

certo di capra nato esser tu déi,

ama dunque le capre, e con lor vivi.

Il satirino

Io son, io son d’origine

quasi divina, e nobile,

ben tu villana, e rustica

nata esser déi tra gl’asini,

o da parenti simili.

So perché mi ripudia

l’ingorda tua libidine,

perché garzone semplice

mal buono agl’esercizi

di Cupido, e di Venere,

ancor crescente, e picciola

porto la coda tenera.

Linfea

Nelle mandre ad amar va’

aspetto ferino,

fanciullo caprino.

Che Narciso,

che bel viso,

vuol goder la mia beltà,

nelle mandre ad amar va’.

Перевод песни

Der Satirino

Ninfa bella, che mormora

di marito il tuo genio?

S'il mio sembiante aggradati

in grembo, in braccio pigliami,

tutto, tutto mi t’offerò.

Linfea

Sì ruvido consorte

ch’avessi in letto mai, tolga la sorte.

Der Satirino

Molle, komm Lanugine,

e non pungenti setole

Sohn Questi Peli Teneri,

che da membri mi spuntano:

ne pur anco m'adombrano

il mento Lane morbide,

ma su le guance candid

Ich ligustri mi ridono,

e sopra lor s’innestano

rose vive, e germogliano.

Questa mia bocca, gravida

di favi soavissimi,

ti porgerà dal nettare.

Linfea

Selvaggetto lascivo

ti vedo quel, che sei,

senza, che t’abbellisci, e ti descrivi,

certo di capra nato esser tu dei,

ama dunque le capre, e con lor vivi.

Der Satirino

Io son, io son d’origine

quasi divina, e nobile,

ben tu villana, e rustica

nata esser déi tra gl’asini,

o da parenti simili.

Also perché mi ripudia

l’ingorda tua libidine,

perché garzone semplice

mal buono agl’esercizi

di Cupido, e di Venere,

ancor crescente, e picciola

porto la coda tenera.

Linfea

Nelle mandre ad amar va’

aspetto ferino,

fanciullo caprino.

Che Narciso,

che bel viso,

vuol goder la mia belta,

nelle mandre ad amar va’.

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