Nachfolgend der Liedtext Cavalli / Arr Pluhar: L'Ormindo: L'Armonia (Prologo) Interpret: Christina Pluhar, Hana Blažíková, Франческо Кавалли mit Übersetzung
Originaltext mit Übersetzung
Christina Pluhar, Hana Blažíková, Франческо Кавалли
L’Armonia
Non m’è patria l’Olimpo,
né dolce figlia io sono
di quell’acuto, e di quel grave suono,
che lassù dove splende eterna luce,
il moto delle sfere ognor produce.
Io nacqui in Elicona
delle castalie dive
dai concenti canori,
del gran Febo la cetra a me fu cuna,
e del suo crin per fasce ebbi gl’allori,
bevvi per latte l’acque d’Ippocrene,
e le custodi mie fur le sirene.
Ora dal bel Permesso,
o città gloriosa,
ch’hai di cristal le mura, in cui vagheggi
la tua beltà, che l’universo ammira,
delle grazie, e d’amor famoso regno,
a ricalcare i tuoi teatri io vegno.
Io che bambina passeggiai d’Atene
con gemmati coturni in sulle scene,
io che condotta fui,
vinta la Grecia, e doma
da vincitori a Roma,
non vidi alle tue pompe, a’ fasti tui,
o pompa, o fasto eguale,
vergine serenissima, e immortale.
L’Armonia
Non m’è patria l’Olimpo,
né dolce figlia io sono
di quell’acuto, e di quel grave suono,
che lassù taube splende eterna luce,
il moto delle sfere ognor produzieren.
Io Naqui in Elicona
delle castalie tauchen
dai concenti canori,
del gran Febo la cetra a me fu cuna,
e del suo crin per fasce ebbi gl’allori,
bevvi per latte l’acque d’Ippocrene,
e le custodi mie fur le sirene.
Ora dal bel Permesso,
o citta gloriosa,
ch’hai di cristal le mura, in cui vagheggi
la tua beltà, che l’universo ammira,
delle grazie, e d’amor famoso regno,
a ricalcare i tuoi teatri io vegno.
Io che bambina passeggiai d’Atene
con gemmati coturni in der sulle-Szene,
io che condotta fui,
vinta la Grecia, e doma
da vincitori ein Roma,
non vidi alle tue pompe, a’ fasti tui,
o pompa, o fasto eguale,
vergine serenissima, e unsterblich.
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